L’attuale condizione del sistema elettrico nazionale richiede una profonda riflessione. Siamo di fronte a una realtà complessa, eredità di uno sviluppo industriale del se- colo scorso che ha fatto delle fonti fossili il perno centrale del progresso economico. Questo modello, pur avendo consenti- to all’economia italiana di prosperare, ha comportato conseguenze ambientali e cli- matiche ormai impossibili da ignorare. Gli impatti ambientali legati a questa pro-
Le rinnovabili sono l’unica strada realmente percorribile
duzione di energia hanno determinato, in
modo inequivocabile, un processo di sur-
riscaldamento globale. Se non verranno
intraprese azioni rapide ed efficaci per
contrastarlo, ci troveremo di fronte a danni
irreversibili, fino a una trasformazione del
pianeta che, in alcune aree, potrebbe ren-
dere la vita umana insostenibile.
Parallelamente, il costante aumento delle
emissioni sta determinando un peggiora-
mento dei livelli di inquinamento atmosferi-
co, con gravi ricadute sulla salute pubblica.
In Italia si stimano oltre 80.000 morti pre-
mature ogni anno per cause legate all’in-
quinamento, una cifra allarmante che non
può essere ignorata.
In un contesto così complesso è fondamen-
tale fermarsi e riflettere su quali possano
essere le soluzioni concrete per il futu-
ro del sistema elettrico nazionale e per lo
sviluppo industriale del nostro Paese nei
prossimi vent’anni.
Serve una profonda e accurata ri-
flessione strategica che indirizzi fin
da subito le scelte per trasforma-
re il settore nella direzione utile a
invertire questi accadimenti. È evi-
dente che un sistema elettrico per
una realtà complessa come l’Italia
debba essere pianificato con decenni di an-
ticipo, solo così si potranno cogliere i frutti
degli investimenti e delle scelte strategiche
compiute oggi.
Tra l’altro, ed oggi questo sembra ancor più
importante vista la crisi economica globa-
le, oltre agli aspetti ambientali e climatici,
è necessario considerare anche le implica-
zioni economiche delle scelte energetiche.
Un sistema energetico competitivo, che
esprima prezzi competitivi dell’energia, è
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fondamentale per attrarre investimenti e
favorire l’insediamento di aziende, anche
provenienti da altri Stati europei.
A ciò si aggiunge la dimensione geopolitica:
è essenziale valutare se le fonti energeti-
che utilizzate siano accessibili attraverso
risorse proprie del territorio nazionale. Nel
caso dell’Italia, la scarsità di risorse fossili
è compensata dalla significativa disponibi-
lità di risorse rinnovabili, come il sole e il
vento.
Alla luce di queste considerazioni appa-
re chiaro che oggi le opzioni tecnologiche,
economiche e industriali disponibili si ridu-
cono sostanzialmente alle fonti rinnovabili,
in particolare l’eolico e il fotovoltaico.
Queste tecnologie sono le uniche in grado
di rispondere alle sfide ambientali, econo-
miche e geopolitiche con tempistiche com-
patibili con gli obiettivi assunti.
Il fattore tempo, infatti, è cruciale: gli obiet-
tivi di riduzione delle emissioni clima-alte-
ranti hanno scadenze stringenti che, se non
rispettate, rischiano di compromettere gli
sforzi globali per contrastare i cambiamen-
ti climatici, con l’esito drammatico che gli
scienziati non mancano di ricordarci.
In quest’ottica anche il nucleare, qualo-
ra venisse incluso nel mix energetico del
nostro Paese, avrebbe un ruolo limitato e
verosimilmente relegato alla seconda metà
del Secolo; quindi, non utile al raggiungi-
mento di tali obiettivi. Nel breve termine
le rinnovabili rappresentano l’unica strada
realmente percorribile, sia per la loro so-
stenibilità sia per la loro immediata dispo-
nibilità tecnologica.
In conclusione, il futuro del sistema elet-
trico nazionale e dello sviluppo industriale
italiano è strettamente legato alla capaci-
tà di puntare su soluzioni innovative e so-
stenibili. Le strade percorribili sono poche
ma ben definite e richiedono un impegno
collettivo e determinato per garantire un
futuro più sostenibile per le generazioni a
venire.
Scelte sbagliate assunte oggi ci portereb-
bero a una situazione difficile per l’ambien-
te, il clima e l’economia del Paese domani.
L’individuazione di soluzioni sostenibili,
invece, potranno dare un beneficio di bre-
ve, medio e lungo periodo che potrebbero
rilanciare le politiche industriali nazionali,
creando quel contesto tecnologico che, gra-
zie allo sviluppo delle FER, delle reti e dei
sistemi di gestione di domanda e offerta,
renderanno efficiente il sistema elettrico
del nostro Paese. n