I mutamenti climatici sono una grave minaccia per il Paese e al fine di contrastarli e raggiungere gli obiettivi del Piano nazionale energia clima sono necessari strumenti straordinari. Infatti, il ritardo accumulato rischia di compromettere il cammino fatto e quello ancora da compiere.
Oggi, quindi, serve predisporre una serie di strumenti capaci di sbloccare lo stallo che le nostre aziende del settore rinnovabili dovranno fronteggiare in modo da consentire la realizzazione delle iniziative e di recuperare tempo. Da un lato occorrono azioni straordinarie finalizzate a semplificare le procedure e la burocrazia che oggi limitano e allungano i tempi di realizzazione e di autorizzazione degli impianti. Dall’altro servirà predisporre quei meccanismi di media e lunga durata che consentano di sostenere le iniziative nel corso degli anni.
Sul piano della semplificazione appare assolutamente imprescindibile un intervento rispetto gli iter autorizzativi che consenta finalmente il rispetto dei tempi previsti per il loro rilascio. Altrettanto importante sarà definire i criteri oggettivi di valutazione dei pareri ambientali e paesaggistici in maniera da assicurare certezze agli operatori.
Altro strumento che è indispensabile mettere a punto per consentire la crescita ordinata delle rinnovabili nei prossimi anni è quello dei contratti di cessione dell’energia di lunga durata (i cosiddetti Ppa), per i quali è già previsto che si vadano a strutturare dei mercati secondari forward che possano fornire segnali di prezzo nel lungo periodo e meccanismi di garanzia tali da rendere tali contratti in grado di finanziare le nuove iniziative anche in assenza di meccanismi di incentivazione riconosciuti tramite aste.
Nella visione più ottimistica, quindi, tali Ppa dovrebbero poter essere quello strumento in grado di mettere in contatto consumatori e produttori di energia in maniera da garantire prezzi fissi per periodi lunghi ai grandi utenti, riducendo loro il rischio di prezzo e consentendo stabilità dei ricavi e ritorno degli investimenti per gli operatori Fer.
Per far sì che ciò avvenga bisogna tuttavia superare una serie di problemi che, anche da un punto di vista operativo, oggi i Ppa affrontano e in questa direzione sono molte le iniziative che sono state assunte. Tra le altre ricordiamo quella che l’ANEV, Associazione Nazionale Energia del Vento, ha messo in campo con una serie di proposte elaborate dai propri gruppi di lavoro e condivise con gli stakeholder privati e istituzionali. Tale documento aperto è stato quindi portato ai pubblici decisori affinché li aiutasse al fine di creare quella piattaforma che il DM Fer1 chiede al Gruppo Gse di realizzare per fare in modo che possa supportare la nascita dei Ppa.
Mettiamo in atto, quindi, tutti gli strumenti utili a consentire al settore non solo di non fermarsi ma di prendere un nuovo slancio in modo da raggiungere velocemente gli obiettivi che abbiamo definito; questo servirà a rilanciare l’economia, l’occupazione, a tutelare l’ambiente e a cercare di creare un mondo migliore in cui vivere.